Il corpo del bastimento, cioè l'insieme degli elementi strutturali che r ealizzano la forma esterna,
la suddivisione interna, la robustezza
generale e locale.
Cenni storici
Nella costruzione di una nave, di solito, le
dimensioni e le forme dello scafo si rilevano
dal piano di costruzione e dai piani generali;
i secondi indicano anche la suddivisione
interna e la destinazione dei diversi locali e
zone. In ogni scafo la parte che sta
normalmente immersa è chiamata opera viva, la
restante opera morta; le parti dello scafo che
interessano la galleggiabilità sono rese
stagne mediante soluzioni costruttive
opportune e adatte norme operative. In passato
lo scafo delle navi era di legno; verso la
metà del sec. XIX comparvero le prime unità
con lo scafo in ferro. In quello stesso
periodo vennero realizzate anche molte unità
con scafo composito (per esempio clippers,
bastimenti militari, ecc.); in tali navi parte
della struttura era metallica (costole, bagli, paramezzale, puntelli, ecc.), mentre restavano
di legno chiglia, fasciame esterno, dei ponti
e delle stive, sovrastrutture, ecc. Ben presto
la costruzione di scafi compositi venne
pressoché abbandonata; sino a non molto tempo
fa, però, diversi motoscafi veloci, specie
militari, avevano scafo composito. Durante la
I guerra mondiale, per la necessità di ridurre
l'impiego di materiali ferrosi, furono
costruite numerose navi con scafo totalmente o
parzialmente in cemento armato; in seguito,
quando si normalizzò il mercato dei materiali
siderurgici, tale tipo di struttura declinò
per essere ripresa, con criteri moderni, in
tempi recenti. Per lo scafo delle unità minori
e della imbarcazione si sono diffusi gli scafi
in resina poliestere rinforzata con fibre di
vetro, detti più semplicemente scafi in
plastica; esistono anche imbarcazioni in
acciaio e in leghe leggere come pure scafo in
ferrocemento; è ancora adottata la costruzione
in legno. Poiché la moderna marina mercantile
richiede navi diversificate e specializzate,
la costruzione dello scafo viene studiata e
realizzata secondo criteri specifici per ogni
tipo di natante (v. nave). La conformazione
della fusoliera a scafo è studiata in modo da
favorire il passaggio dalle condizioni di flo
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ttaggio
idrostatico a quelle di sostentamento
idrodinamico; notevolmente più pesante di
quella di un velivolo terrestre, dovendo
sopportare le elevate pressioni che si
manifestano sul suo ventre soprattutto
durante l'ammaraggio, lo scafo è anche
caratterizzato da resistenze aerodinamiche
considerevolmente elevate, essendo dotato di
gradini (redan) ventrali che consentono di
raggiungere, anche a velocità di flottaggio
relativamente basse, le condizioni di
sostentamento idrodinamico, e di elementi,
quali per esempio i bordini paraspruzzi,
fonti anch'essi di resistenze aerodinamiche.
Sotto l'aspetto costruttivo, gli scafi sono
caratterizzati dall'impiego di fasciame di
rilevante spessore, collegato a una robusta
e fitta struttura interna, da frequenti
chiodature e dal fatto che almeno la loro
sezione ventrale è suddivisa in
compartimenti stagni, in modo da assicurare
il galleggiamento dell'idrovolante anche ove
dovessero verificarsi infiltrazioni locali
d'acqua
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